La vita è un lavoro
Bobbio Pellice /Villar Pellice - venerdì 4 giugno 2010 - ore 21.00
centro La Dogana, via Sibaud 1, Bobbio Pellice
Perosa Argentina - venerdì 11 giugno 2010 - ore 21.00
sala del consiglio della Comunità Montana Pinerolese, villa Willy, via Roma 32
Cercenasco - giovedì 17 giugno 2010 - ore 21.00
salone Parrocchiale, piazza Ceppi
Bricherasio - venerdì 18 giugno 2010 - ore 21.00
salone polivalente via Vittorio Emanuele 94
Torre Pellice - venerdì 16 luglio 2010 - ore 21.15
Libreria Claudiana, piazza Libertà, 7
Luserna S. Giovanni - domenica 19 settembre 2010 - ore 15.00
Teatro Sante Croce, via Tolosano 8, Luserna Alta
Barge (Ottobrata) - venerdì 1 ottobre 2010 - ore 21.00
Biblioteca Comunale, sala L. Geymonat
Prarostino (Festa dell’uva) - sabato 2 ottobre 2010 - ore 16.00
Municipio, sala consigliare
Bibiana - mercoledì 20 ottobre 2010 - ore 21.00
sala Scuole Medie, via Ospedale 13
Taglio di ritorno
Cantalupa (Cantalibri) - sabato 18 settembre 2010 - ore 21.00
Centro Culturale, via Chiesa 73
Vigone (Terre del mais e del cavallo) - domenica 17 ottobre 2010 - ore 15.00
Teatro Selve
mercoledì 19 maggio 2010
venerdì 23 aprile 2010
La vita è un lavoro in uscita con l'eco del chisone
Il film in uscita con l'eco del chisone mercoledì 19 maggio 2010!
Oggi molte donne si dedicano all’attività agricola nel solco di una tradizione millenaria, guardano però a possibili evoluzioni economiche ed ecologiche, ad un riassetto delle dinamiche per la produzione di cibo e al rispetto per l’ambiente.
Nel film nove contadine, partendo dalle proprie esperienze personali, affrontano con concretezza una riflessione sul ruolo della donna in agricoltura, sulla crescente promiscuità tra città e mondo rurale, su pratiche politiche ed economiche capaci di ridefinire il territorio.
L’ambiente in cui vivono è reso denso, attivo, poliedrico e sensuale tramite le immagini dei loro diversi lavori agricoli.
I momenti riflessivi di queste donne e i loro gesti quotidiani, pensiero pratico e pratica di un pensiero, compongono un’unica esperienza, la vita.
Oggi molte donne si dedicano all’attività agricola nel solco di una tradizione millenaria, guardano però a possibili evoluzioni economiche ed ecologiche, ad un riassetto delle dinamiche per la produzione di cibo e al rispetto per l’ambiente.
Nel film nove contadine, partendo dalle proprie esperienze personali, affrontano con concretezza una riflessione sul ruolo della donna in agricoltura, sulla crescente promiscuità tra città e mondo rurale, su pratiche politiche ed economiche capaci di ridefinire il territorio.
L’ambiente in cui vivono è reso denso, attivo, poliedrico e sensuale tramite le immagini dei loro diversi lavori agricoli.
I momenti riflessivi di queste donne e i loro gesti quotidiani, pensiero pratico e pratica di un pensiero, compongono un’unica esperienza, la vita.
martedì 23 febbraio 2010
Ricerca di nuovi testimoni - Coinvolgimento attivo dei cittadini
Inserite qui i vostri consigli e le vostre idee su chi, nel Pinerolese, dovremmo intervistare o quali luoghi - attività dovremmo filmare.
Siete pregati di dare indicazioni precise anche operative.
Siete pregati di dare indicazioni precise anche operative.
introduzione
Il progetto intende realizzare una serie documentaria che descriva, nel territorio pinerolese, le pratiche agricole tradizionali e biologiche, le forme di autosussitenza , i comportamenti ecologicamente virtuosi, e più in generale tutte quelle idee o quelle attività che riflettono sul rapporto con la terra, sulla possibilità di vivere nel nostro habitat, con il minore impatto ambientale possibile.
Con la nostra ricerca e con il lavoro che ne scaturirà, intendiamo portare alla luce l’esperienza di economie e idee propositive che insegnino un ritorno equilibrato alla terra come risorsa prima.
Gli anni in cui viviamo necessitano di un assestamento dai traumi della cultura industriale vista come unica risorsa, di una "ristrutturazione" del paesaggio che rifletta nuove prassi condivise di gestione dell’habitat umano, di una prospettiva ecologica antica e allo stesso tempo completamente inedita.
Questa esigenza generale si riflette nella rinnovata attenzione a pratiche che si pensavano perse con la morte delle società di matrice arcaica e che oggi, con un salto tecnologico che fa della leggerezza la sua caratteristica principale, tornano rinnovate e vivificate per mezzo della memoria e delle capacità innovative di gruppi di uomini e donne pronti a scommettere sul futuro.
Con la nostra ricerca e con il lavoro che ne scaturirà, intendiamo portare alla luce l’esperienza di economie e idee propositive che insegnino un ritorno equilibrato alla terra come risorsa prima.
Gli anni in cui viviamo necessitano di un assestamento dai traumi della cultura industriale vista come unica risorsa, di una "ristrutturazione" del paesaggio che rifletta nuove prassi condivise di gestione dell’habitat umano, di una prospettiva ecologica antica e allo stesso tempo completamente inedita.
Questa esigenza generale si riflette nella rinnovata attenzione a pratiche che si pensavano perse con la morte delle società di matrice arcaica e che oggi, con un salto tecnologico che fa della leggerezza la sua caratteristica principale, tornano rinnovate e vivificate per mezzo della memoria e delle capacità innovative di gruppi di uomini e donne pronti a scommettere sul futuro.
martedì 29 settembre 2009
ecologia ed agricoltura
Vogliamo parlare di nuova ecologia come attività sistemica che ha come obbiettivo quello di creare cicli chiusi di produzione alimentare (o artigianale),che non facciano parte di un processo antropico sregolato nel quale gli scarti di produzione vengono liberati nell’ambiente circostante, ma considerino gli scarti come l’ultimo anello e contemporaneamente il primo anello della trasformazione della materia e dell’agricoltura, L’uomo, secondo questa prospettiva, smette i panni del cacciatore-raccoglitore-trasformatore, totalmente dipendente dall’ambiente esterno, ma diventa generatore di ambienti a ciclo chiuso, crea l’habitat autogeno dove si insedia.
L’uomo ragiona con la mente della natura, riflette con essa e condivide, oltre allo spazio fisico della materia biologica, le sue idee, ne crea delle nuove.
L’uomo ragiona con la mente della natura, riflette con essa e condivide, oltre allo spazio fisico della materia biologica, le sue idee, ne crea delle nuove.
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